Aria Shu
LE STATUE DALLA TESTA A FORMA DI “CAPPELLO DI CARABINIERE”: UN ENIGMA PREISTORICO ANCORA IRRISOLTO
Aggiornamento: 25 gen 2022

Immagina di tornare indietro nel tempo e precisamente nel 1827 a Zignago (in provincia di La Spezia) e di essere un agricoltore toscano che, mentre lavora la sua terra, va a sbattere contro una STRANA TESTA di una statua sotterrata! Questo è quello che capitò realmente ad un contadino e mise in subbuglio studiosi, esoteristi e archeologi per cercare di capire di che cosa si trattasse!
Ebbene sono delle Statue Stele (1) edificate da un popolo sconosciuto, vissuto tra il III millennio e il I millennio a.C. Dopo questa scoperta, nel corso degli anni, ne sono state rinvenute altre, circa un centinaio nei pressi del territorio della Lunigiana storica collocata tra la Liguria e le Alpi Apuane (2). Si potrebbe dire che quello che l’agricoltore ha trovato rappresenta il patrimonio megalitico più antico e MISTERIOSO di questa meravigliosa terra.

A primo impatto le Statue Stele, scolpite nella pietra arenaria, potrebbero sembrare in apparenza tutte uguali, ma invece non lo sono (3). Esse si differenziano per alcune caratteristiche che hanno permesso agli studiosi di suddividerle in 3 categorie precise:
Il gruppo A è il più antico e gli archeologi tendono a collocarle intorno a metà del III millennio a.C., ossia all’età del Rame. In questa categoria si raggruppano tutte quelle statue che hanno una testa a forma semicircolare NON DISTINTA DAL CORPO se non per una piccola rientranza in corrispondenza delle spalle (4). Dalla fascia clavicolare si dipartono le braccia che scendono piegate al gomito, in bassorilievi molto stilizzati; mentre in poche statue sono presenti le dita. Inoltre, se guardiamo le immagini, si capisce molto bene la distinzione tra i due sessi: i maschi vengono indicati con un pugnale mentre le femmine sono rappresentate con buffi seni separati come piccoli dischi (5).

Nel gruppo B le statue sono risalenti ad un periodo intermedio, verso la fine del II millennio a.C. e troviamo una maggiore accuratezza nei segni antropomorfi rispetto al gruppo A. Infatti, le Statue Stele sono caratterizzate dalla presenza del collo attorno al quale ci possono essere anche delle collane. Ma la peculiarità di questa categoria è la forma della testa, che è il motivo per cui sono stata attirata a scrivere questo articolo. In particolare, se notiamo dalle immagini, la testa può apparire DILATATA ai lati conferendo nell’insieme il classico aspetto “a cappello di carabiniere”. Mentre per altri tratti del volto sono sempre solo accennati (6).

Nel gruppo C le statue sono più recenti e infatti vengono datate dagli archeologi nell’Età del Ferro con una maggior ricchezza nei dettagli. Possiamo vedere che le teste sono a forma TONDEGGIANTE, staccate dal corpo e dotate di naso, occhi, bocca e orecchie ben curate nell’esecuzione. Stesso discorso anche per le mani e le braccia, le armi e i vestiti che sono stati scolpiti a tutto tondo (7).

Rispetto a quello che abbiamo letto e visto, penso che a tutti noi ma anche ad archeologi, esoterici e studiosi, ecc., una miriade di domande attraversi la mente:
Qual era la funzione di queste statue dalle teste bizzarre? Forse rappresentavano guardiani divini, idoli cosmici, divinità funerarie o sono gli spiriti pietrificati degli stessi defunti?
Innanzitutto teniamo presente che le Statue Stele della Lunigiana sono state quasi tutte scoperte per caso al di fuori del loro contesto originario. Nel corso degli anni molte furono spostate e altre distrutte dai cristiani del primo Medioevo poiché esse ricordavano la tradizione pagana (8). Quindi le informazioni riguardo alla loro funzione sono scarse e si possono fare al massimo delle supposizioni. Diciamo che gli elementi di maggior certezza li possiamo trovare nelle statue più recenti ma, generalmente si potrebbe dire, che avessero la funzione di MONUMENTI FUNERARI.

Infatti, se guardiamo la parte superiore, dove sono realizzate più rappresentazioni stilizzate, possiamo notare che ci sono degli armamenti aristocratici che forse comunicano una certa superiorità rispetto a tutti gli altri membri della comunità. Per questo magari le stele potevano essere dedicate a degli antenati EROIZZATI oppure a degli Dei con lo scopo di portare benefici nei confronti di questo popolo sconosciuto (9).
Un vero ROMPICAPO di cui purtroppo ancora oggi non sappiamo niente di più di quello che già ci hanno detto! D’altro canto, quando parliamo di antichità, o addirittura di preistoria, è molto probabile avere poche informazioni alla mano e per questo sarebbe bene non trattare le ipotesi in genere come se fossero certezza assoluta. Spesso nella nostra vita dobbiamo saper coltivare l’ARTE DEL DUBBIO o, detta in altro modo, dobbiamo abituarci all’incertezza. Cosa molto difficile ma fattibile!

Ecco, dopo la mia solita paternale di fine articolo, potete visitare questi splendidi reperti presso il magnifico Castello del Piagnaro (10), situato sulla collina che domina il centro storico di Pontremoli (Massa Carrara) oppure al Museo Civico di La Spezia, al Museo archeologico di Firenze e nelle raccolte locali di Casola, Sorano, Scorcetoli e Campoli (11).
Che dire…Buon viaggio!
Alla prossima.
Aria Shu.
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Note dell’articolo:
(1) Le statue stele (o statue-menhir) sono monumenti in pietra di tipo antropomorfo che fanno parte del fenomeno del megalitismo, tipico delle popolazioni pre-protostoriche dell'Europa, a partire dal III millennio a.C. (https://it.wikipedia.org/wiki/Statue_stele)
(2) Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021, p. 20; Centini, M., Il megalitismo. Luoghi sacri e di potere, Xenia Edizioni, nella coll.: I Tascabili, Milano, 2004, p. 97.
(3) Dal sito del museo di Pontremoli: https://www.statuestele.org/aggiornamenti/le-statue-stele-vero-enigma-preistorico-della-lunigiana/
(4) Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021, p. 21.
(5) Centini, M., Il megalitismo. Luoghi sacri e di potere, Xenia Edizioni, nella coll.: I Tascabili, Milano, 2004, p. 97; https://it.wikipedia.org/wiki/Statue_stele
(6) Centini, M., Il megalitismo. Luoghi sacri e di potere, Xenia Edizioni, nella coll.: I Tascabili, Milano,2004, p . 97.
(7) Centini, M., Il megalitismo. Luoghi sacri e di potere, Xenia Edizioni, nella coll.: I Tascabili, Milano, 2004, p. 97; https://it.wikipedia.org/wiki/Statue_stele
(8) https://www.statuestele.org/significato-e-funzione/ ; https://www.archeominosapiens.it/statue-stele-lunigiana/
(9)Centini, M., Il megalitismo. Luoghi sacri e di potere, Xenia Edizioni, nella coll.: I Tascabili, Milano, 2004, p. 96; https://www.statuestele.org/significato-e-funzione/
(10) https://www.statuestele.org/
(11) Centini, M., Il megalitismo. Luoghi sacri e di potere, Xenia Edizioni, nella coll.: I Tascabili, Milano, 2004, pp. 96-97.
Fonti articolo:
--https://it.wikipedia.org/wiki/Statue_stele
--Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021.
--Centini, M., Il megalitismo. Luoghi sacri e di potere, Xenia Edizioni, nella coll.: I Tascabili, Milano, 2004.
--https://www.archeominosapiens.it/statue-stele-lunigiana/
--Dal sito del museo di Pontremoli https://www.statuestele.org/significato-e-funzione/
-- Dal sito del museo di Pontremoli: https://www.statuestele.org/
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