Alcune parti del mio prossimo saggio “Indagine alle Storie di Fantasmi”
“MEGLIO REGNARE ALL’INFERNO, CHE SERVIRE IN PARADISO!” SONO LE PAROLE DI SATANA PRONUNCIATE AI SUOI SEGUACI DOPO LA CACCIATA DAL PARADISO. ECCO COME IL DIAVOLO È DIVENTATO UN EROE RIBELLE CONTRO L’AUTORITA’ DI DIO. Nel XVII secolo la gente iniziò ad essere disinteressata alle minacce di presunti spiriti ostili e alla caccia alle streghe la quale, in alcune aree, toccò quasi tutti i componenti della comunità, incluse le élite governative. Inoltre negli anni 60 e 70, del medesimo secolo, si cominciò a credere che i demoni non fossero altro che simboli del male umano e che Dio e il Diavolo non partecipassero in modo così assiduo alla vita quotidiana dell’uomo come si pensava in passato. Questi cambiamenti non riguardavano solo le credenze, ma erano dovuti anche grazie al progresso della scienza, al disgusto provocato dalle guerre di religione e all’aspirazione di coltivare una visione del mondo più razionale. Nonostante tutto, in ambito teatrale e letterario, continuarono ad essere prodotte opere che trattavano vari temi presenti nella Bibbia come ad esempio il “Paradiso Perduto” (1667) scritto dal poeta inglese John Milton. In particolare tale opera è un poema epico che riprese la storia biblica della caduta nel peccato di Adamo ed Eva e della cacciata dal Paradiso di Satana con gli angeli ribelli. Uno dei passaggi più noti di questo poema è il Discorso di Satana, noto anche come “Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso”, rivolto ai suoi seguaci appena scesi nell’oltretomba. Qui il Diavolo ritrova il suo orgoglio e dice di sentirsi felice perché libero dall’autorità di Dio. L’Inferno diviene così il suo nuovo regno dove potrà dominare e non essere sottomesso. Nel testo di Milton, Satana diventa un personaggio eroico che non teme di essere dannato per l’eternità, un leader coraggioso che non si arrende mai ma che, allo stesso tempo, rappresenta anche la falsità e la degradazione fisica e morale. Il Diavolo divenne così una figura eroica che, nei secoli successivi, fu ammirata dai filosofi e scrittori romantici, i quali videro in Milton il tipico eroe solitario, addolorato per essere stato emarginato dalla società, ma mai completamente sconfitto.
“BETTER TO REIGN IN HELL, THAN TO SERVE IN HEAVEN!” THESE ARE THE WORDS OF SATAN TO HIS ANGELS AFTER THEIR EXCLUSION FROM HEAVEN. THIS IS HOW THE DEVIL CAN BECOME A REBEL HERO AGAINST THE AUTHORITY OF GOD. In the 17th century, people began to be uninterested in the threats of supposedly hostile spirits and witch hunts, which in some areas affected almost all members of the community, including government elites. Furthermore, in the 1960s and 1970s, people began to believe that demons were nothing more than symbols of human evil and that God and the Devil were not as active participants in man’s daily life as previously thought. These changes were not only in beliefs, but were also due to the progress of science, disgust with religious wars, and the desire to cultivate a more rational worldview. Despite everything, in the theatrical and literary fields, works that dealt with various themes present in the Bible continued to be produced, such as “Paradise Lost” (1667) written by the English poet John Milton. In particular, this work is an epic poem that revisited the biblical story of Adam and Eve’s fall into sin and Satan’s expulsion from Paradise with the rebel angels. One of the most famous passages of this poem is Satan’s Speech, also known as “Better to reign in Hell than to serve in Heaven”, addressed to his followers who have just descended into the afterlife. Here the Devil finds his pride again and says he feels happy because he is free from God’s authority. Hell thus becomes his new kingdom where he can dominate and not be subjugated. In Milton’s text, Satan becomes a heroic character who is not afraid of being damned for eternity, a courageous leader who never gives up but who, at the same time, also represents falsehood and physical and moral degradation. The Devil thus became a heroic figure who, in the following centuries, was admired by Romantic philosophers and writers, who saw in Milton the typical solitary hero, saddened by having been marginalized by society, but never completely defeated.
CRIMINI EFFERATI, FURTI E MAGIA NERA, NEL MEDIOEVO, ERANO ALCUNI “SINTOMI” DI UNA POSSESSIONE DIABOLICA. QUINDI OGGI I SERIAL KILLER AGISCONO PER CAUSA LORO O DI UN’ENTITA’ ESTERNA? Nell’Alto Medioevo coloro che compivano crimini violenti come: furti, violenze sessuali, omicidi e magia nera, erano ritenuti frutto di ispirazione diabolica, poiché si riteneva che il Diavolo fosse coinvolto nelle faccende umane. Infatti, coloro che mettevano in atto tali azioni erano considerati seguaci di Satana poiché avevano scelto il libero arbitrio cedendo al suo potere. Nei tribunali dell’epoca una pratica largamente utilizzata era l’ordalia (il cui nome deriva dal Germanico antico “ordal” che significa “Giudizio di Dio”) ossia una procedura basata sulla premessa che Dio avrebbe aiutato l'innocente nel caso lo fosse stato davvero. In particolare l’imputato era costretto a seguire una prova durissima, come ad esempio partecipare ad un duello, o portare per alcuni passi una barra incandescente a mani nude. Se l’imputato non aveva delle ferite o ferite che guarivano in breve tempo, allora era considerato non colpevole, mentre nel caso che lo fosse stato allora avrebbe subito delle punizioni. In quest’ultimo caso, secondo i giudici, queste sanzioni non erano solo utili alla società ma si rivolgeva anche a beneficio del condannato in quanto si ponevano in atto dei procedimenti legali per scacciare il Diavolo dal colpevole e liberare quest’ultimo dal potere del Signore delle Tenebre. Ancora oggi, tra teologi ed esorcisti, vi è la convinzione che la persona che commette certi crimini, possa essere considerata posseduta da entità esterne poiché, in numerosi casi, l’assassino dice di essere mosso da “voci” e da altri stimoli soprannaturali. Quindi ad esempio: Gilles de Rais (assassino, pedofilo e stregone), Jack lo Squartatore o Charles Manson potevano essere posseduti da Satana? Coloro che credono nell’esistenza del Diavolo accettano questa possibilità. Un’ipotesi che molto probabilmente, al giorno d’oggi, rende difficoltosa l’applicazione di strumenti scientifici poiché genera confusione e fraintendimento, formando un terreno fertile che alimenta la paura verso il Demonio.
HEROUS CRIMES, THEFTS AND BLACK MAGIC, IN THE MIDDLE AGES, WERE SOME "SYMPTOMS" OF A DIABOLIC POSSESSION. SO TODAY SERIAL KILLERS ACT DUE TO THEMSELVES OR AN EXTERNAL ENTITY? In the Early Middle Ages, those who committed violent crimes such as theft, sexual violence, murder and black magic were considered the result of diabolical inspiration, since it was believed that the Devil was involved in human affairs. In fact, those who carried out such actions were considered followers of Satan since they had chosen free will by giving in to his power. In the courts of the time, a widely used practice was the ordeal (whose name derives from the ancient Germanic "ordal" meaning "Judgment of God"), i.e. a procedure based on the premise that God would help the innocent if he were innocent. Really. In particular, the accused was forced to follow a very tough test, such as participating in a duel, or carrying a hot bar for a few steps with his bare hands. If the accused did not have wounds or wounds that healed within a short time, then he was considered not guilty, while if he was guilty then he would have suffered punishment. In the latter case, according to the judges, these sanctions were not only useful to society but were also aimed at benefiting the condemned person as legal procedures were put in place to drive the Devil away from the guilty party and free the latter from the power of the Lord. of Darkness. Even today, among theologians and exorcists, there is the belief that the person who commits certain crimes can be considered possessed by external entities since, in numerous cases, the murderer says he is moved by "voices" and other supernatural stimuli. So for example: could Gilles de Rais (murderer, pedophile and sorcerer), Jack the Ripper or Charles Manson be possessed by Satan? Those who believe in the existence of the Devil accept this possibility. A hypothesis that most likely, nowadays, makes the application of scientific instruments difficult as it generates confusion and misunderstanding, forming fertile ground that fuels fear of the Devil.
DALL’ANTICA ROMA IN CUI SI PUNIVANO SOLO I MAGHI DI MAGIA NERA, ALLA LEGISLAZIONE CONTRO TUTTI I TIPI DI INCANTESIMI. SONO ALCUNI “INGREDIENTI” CHE PREANNUNCIARONO LA FUTURA CACCIA ALLE STREGHE. Nell’antica Roma era normale credere nella magia anche se veniva punito chi ne faceva un cattivo uso, come compiere incantesimi contro i raccolti altrui o gettare il malocchio. Infatti, ai tempi dell’imperatore romano Diocleziano (ca. 247-313 d.C.), i maghi responsabili di malefici erano bruciati vivi, mentre chi esercitava la magia bianca rimaneva ancora impunito. In seguito, con l’introduzione del cristianesimo, l’approccio verso le pratiche magiche iniziò a cambiare: i cristiani giudicavano demoniaco il ricorso ad esse, sia che fossero svolte per scopi malefici oppure benefici. Quindi con l’imperatore romano Costantino II (317-361), il mago fu considerato come il nemico del genere umano tanto da creare delle legislazioni contro tutti i tipi di incantesimi, presenti ad esempio: nel Codex Theodosianus; nel Codex Justinianeus ma anche nella Legge delle Dodici Tavole. Con il Padre della Chiesa Agostino (354-430) si diffuse l’idea che le azioni magiche potessero essere compiute solo grazie al Diavolo e quindi gli amuleti, l’osservazione dei segni premonitori e i sortilegi, erano lo status di simboli che favorivano la presenza del Maligno. Verso il XV secolo si insinuò la credenza nella stregoneria diabolica secondo cui scrittori, giudici e teologi erano convinti che tutte le streghe appartenessero ad una grande cospirazione agli ordini di Satana contro la società cristiana. Così, nel 1487, iniziò la caccia alle streghe ossia quando avvenne la pubblicazione del trattato Malleus Maleficarum, (“Il martello delle malefiche”, cioè “delle streghe”) scritto dal frate H. Kramer e dal confratello J. Sprenger. Lo scopo di tale manuale era quello di sopprimere ogni possibile aspetto legato alla stregoneria: dalle perversioni delle “malefiche” ai metodi usati per scovarle, fino ai modi per sconfiggere le “opere del demonio”. La caccia alle streghe fu, quindi, una rinascita del Diavolo, dei suoi poteri immediati e terribili, la cui credenza non fu mai stata così forte dai tempi dei Padri del Deserto (IV secolo d.C.).
FROM ANCIENT ROME WHERE ONLY BLACK MAGICIANS WERE PUNISHED, TO THE LEGISLATION AGAINST ALL TYPES OF SPELLS. THERE ARE SOME INGREDIENTS THAT ANNOUNCED THE FUTURE WITCH HUNT. In ancient Rome it was normal to believe in magic even if those who misused it were punished, such as casting spells against other people's crops or casting the evil eye. In fact, at the time of the Roman emperor Diocletian (ca. 247-313 AD), the magicians responsible for evil spells were burned alive, while those who practiced white magic still remained unpunished. Later, with the introduction of Christianity, the approach towards magical practices began to change: Christians considered the use of them demonic, whether they were carried out for evil or beneficial purposes. Then with the Roman emperor Constantine II (317-361), the magician was considered the enemy of the human race, and there were legislations against all types of spells, present for example: in the Codex Theodosianus; in the Codex Justinianeus but also in the Law of the Twelve Tables. With the Church Father Augustine (354-430) the idea spread that magical actions could only be performed thanks to the Devil and that therefore amulets, the observation of premonitory signs and spells, had the status of symbols that favored the presence of the Evil One. Around the 15th century, the belief in diabolical witchcraft crept in, according to which writers, judges and theologians were convinced that all witches belonged to a great conspiracy under Satan's orders against Christian society. Thus, in 1487, the witch hunt began, i.e. when the publication of the treatise Malleus Maleficarum, ("The hammer of the evil ones", i.e. "of the witches") written by friar H. Kramer and his brother J. Sprenger took place. The purpose of this manual was to suppress every possible aspect linked to witchcraft: from the perversions of "evils" to the methods used to track them down, up to the ways to defeat the "works of the devil". The witch hunt was, therefore, a rebirth of the Devil, of his immediate and terrible powers, whose belief had never been so strong since the time of the Desert Fathers (4th century AD).
RESISTERE ALLE TENTAZIONI DEMONIACHE, RIUSCIRE A DISCERNERE LE AZIONI DEGLI SPIRITI BUONI DA QUELLI CATTIVI, ERANO ALCUNI DEI COMPITI DEI PADRI DEL DESERTO; MONACI CHE ANTICIPARONO IN PARTE LA PSICOANALISI. La lotta tra anima e corpo fu un tema dominante nel primo pensiero monastico. Lo scopo del monachesimo cristiano era di offrire una vita di solitudine e riflessione in cui i monaci potevano dedicare il loro tempo alla contemplazione di Dio, con la meditazione, il digiuno e la povertà. Per sfuggire alle distrazioni del mondo i religiosi si rifugiavano nei deserti o sulle alture in Egitto e in Siria, poiché erano i luoghi in cui dovevano affrontare Satana, proprio come aveva fatto Cristo quando fu tentato in passato dal Diavolo. Una delle strategie che ricorrevano gli asceti, come i famosi Antonio Abate o Pacomio, per difendersi dalle provocazioni demoniache era di saper distinguere un demone da un angelo ed in particolare di discernere un’azione di uno spirito buono da quello di uno cattivo. Una sorta “esercizio” quasi psicologico attraverso cui si pensava di capire se un certo comportamento errato o delle pulsioni mutevoli, provenivano da Dio oppure dal Diavolo. Tra i monaci che si avvicinava di più alla figura dello psicologo fu Evagrio Pontico il quale sosteneva che i demoni, per interpretare lo stato delle nostre anime, si affidano all’osservazione delle nostre azioni, dei nostri corpi e del nostro linguaggio. Nel tempo sono stati in grado di influenzare la nostra mente con immagini, fantasie e tentazioni da quelle più volgari, della lussuria all’avidità, fino alle aggressioni fisiche. Ma i monaci, come sosteneva Evagrio, armati di discernimento e di protezione divina, potevano resistere alle tentazioni del Diavolo e dai suoi demoni. Infatti questa distinzione era rivolta non solo a sé stessi ma anche agli altri ed è per questo che spesso i monaci venivano visitati da persone bisognose di consigli. In definitiva il monaco Evagrio Pontico aveva la fama di essere più un analista della psiche umana che un teologo, poiché usando il discernimento, poteva comprendere i sogni e i comportamenti inconsci della vita quotidiana, in qualche modo anticipando alcune idee di Sigmund Freud.
RESISTING DEMONIAC TEMPTATIONS, ABLE TO DISCERN THE ACTIONS OF GOOD SPIRITS FROM BAD THOSE, WERE SOME OF THE TASKS OF THE DESERT FATHERS; MONKS WHO PARTLY ANTICIPATED PSYCHOANALYSIS. The struggle between soul and body was a dominant theme in early monastic thought. The aim of Christian monasticism was to offer a life of solitude and reflection in which monks could devote their time to contemplation of God, through meditation, fasting and poverty. To escape the distractions of the world, monks took refuge in the deserts or high places in Egypt and Syria, for these were the places where they had to face Satan, just as Christ had done when he was tempted by the Devil in the past. One of the strategies used by ascetics, such as the famous Anthony Abbot or Pachomius, to defend themselves from demonic provocations was to be able to distinguish a demon from an angel and in particular to discern an action of a good spirit from that of a bad one. A sort of almost psychological "exercise" through which it was thought to understand whether a certain incorrect behavior or changing impulses came from God or the Devil. Among the monks who came closest to the figure of the psychologist was Evagrius Ponticus who maintained that demons, to interpret the state of our souls, rely on the observation of our actions, our bodies and our language. Over time they have been able to influence our mind with images, fantasies and temptations from the most vulgar ones, from lust to greed, up to physical aggression. But the monks, as Evagrius claimed, armed with discernment and divine protection, could resist the temptations of the Devil and his demons. In fact, this distinction was aimed not only at themselves but also at others and this is why the monks were often visited by people in need of advice. Ultimately the monk Evagrius Ponticus had the reputation of being more of an analyst of the human psyche than a theologian, since using discernment, he could understand the dreams and unconscious behaviors of everyday life, somehow anticipating some of Sigmund Freud's ideas.
UNA PERICOLOSA ALLEANZA SI STRINGE TRA L’UOMO E IL PRINCIPE DELLE TENEBRE! È IL PATTO COL DIAVOLO: UNA VELOCE “SCORCIATOIA” PER OTTENERE QUELLO CHE SI DESIDERA IN CAMBIO DELLA PROPRIA ANIMA. L’idea di “vendere l’anima” al Diavolo come “scorciatoia” per ottenere benefici di vario genere, quali ricchezza, talenti o poteri sovrannaturali, nacque nel VI secolo d.C. con la leggenda di un arcidiacono dell’Asia Minore conosciuto come Teofilo di Adana. Quest’ultimo, non accettando la sua posizione ecclesiastica, si rivolse ad un negromante per contattare Satana ed ottenere la tanto desiderata carica di vescovo. Una volta evocato, il Maligno chiese in cambio a Teofilo di rinunciare alla sua fede in Dio facendogli firmare un contratto con il proprio sangue. Teofilo ottenne ciò che voleva ma poi, preso dal rimorso, si pentì dell’alleanza con il Diavolo e chiese perdono alla Madonna. Questa leggenda ebbe in seguito un’ampia diffusione in Europa a tal punto che si insediò l’idea di un patto formale col Diavolo. I Padri della Chiesa, dal canto loro, sostennero che tutti i malvagi erano rappresentanti di Satana e quindi, tale “contratto”, era un atto che omaggiava il Principe delle Tenebre. La forza di questa credenza crebbe così tanto che all’epoca della caccia alle streghe, il patto era considerato come una realtà concreta. Infatti nel XVII secolo, presso i tribunali si esibivano contro maghi e streghe, i documenti come prova della loro alleanza e adorazione verso il Maligno. Ma fu proprio con la figura di Teofilo, visto pocanzi, che scaturì la creazione dell’opera teatrale “La tragica storia del Dottor Faust”, scritta dal drammaturgo Christopher Marlowe, forse prima del 1590. In particolare vengono narrate delle vicende del teologo J. Faust, le quali mettono in evidenza che contrattare con Satana è un’azione rischiosa poiché, alla fine, la presunzione e l’arroganza dell’uomo vengono punite. Ma l’idea del patto ebbe origine nel Medioevo, ossia in un’epoca in cui nacquero e si diffusero associazioni, ordini, contratti, scambi commerciali, regole, codici, banche, assegni, ecc. Tutti aspetti che riflettono un modo di organizzare una società differente rispetto all’antichità.
A DANGEROUS ALLIANCE IS FORMED BETWEEN MAN AND THE PRINCE OF DARKNESS! IT IS THE DEAL WITH THE DEVIL: A QUICK “SHORT CUT” TO GET WHAT YOU WANT IN EXCHANGE FOR YOUR SOUL. The idea of "selling your soul" to the Devil as a "shortcut" to obtain benefits of various kinds, such as wealth, talents or supernatural powers, was born in the 6th century AD. with the legend of an archdeacon of Asia Minor known as Theophilus of Adana. The latter, not accepting his ecclesiastical position, turned to a necromancer to contact Satan and obtain the much desired position of bishop. Once summoned, the Evil One in exchange asked Theophilus to renounce his faith in God by making him sign a contract with his own blood. Theophilus obtained what he wanted but then, overcome by remorse, he regretted his alliance with the Devil and asked the Madonna for forgiveness. This legend later spread widely in Europe to the point that the idea of a formal pact with the Devil took hold. The Fathers of the Church, for their part, maintained that all the wicked were representatives of Satan and therefore, this "contract" was an act that paid homage to the Prince of Darkness. The strength of this belief grew so much that at the time of the witch hunts, the pact was considered a concrete reality. In fact, in the 17th century, documents were exhibited in the courts against wizards and witches as proof of their alliance and adoration towards the Evil One. But it was precisely with the figure of Theophilus, seen above, that the creation of the theatrical work "The tragic story of Doctor Faustus", written by the playwright Christopher Marlowe, perhaps before 1590, arose. In particular, the events of the theologian J. Faust, who highlight that bargaining with Satan is a risky action since, in the end, man's presumption and arrogance are punished. But the idea of the pact originated in the Middle Ages, that is, in an era in which associations, orders, contracts, commercial exchanges, rules, codes, banks, checks, etc. were born and spread. All aspects that reflect a different way of organizing a society compared to antiquity.
DAL VALOROSO DIO THOR CHE GUIDAVA IL CARRO CON DUE CAPRI, AI DEMONI DEL FREDDO, DEL TENEBROSO INVERNO E DEI GHIACCI ETERNI. ECCO COME LE RELIGIONI DEL NORD EUROPA “HANNO DATO” AL DIAVOLO PIU’ ENERGIA E I LUOGHI DOVE DIMORARE. Dal IV al XII secolo d.C. la concezione del Diavolo assorbì delle idee pagane provenienti anche dalle religioni nordeuropee dei Celti, dei Germani e degli Slavi. Prima delle influenze nordiche, i monaci altomedievali di solito presentavano un Diavolo spaventoso ma anche buffo forse perché tentavano di allentare la paura che nutrivano nei suoi confronti. Infatti, con queste influenze provenienti dal nord, l’entità demoniaca riguadagnò parte di quella sua energia e rigogliosità che aveva avuto un tempo nella mente dei Padri del deserto. Questo perché gli Dei Germani sono moralmente ambigui, come ad esempio: Hilda era la Dea della sessualità, del matrimonio e della fecondità ma lo era anche della morte e del sottosuolo. Oppure Thor, che era il Dio più forte, il più valente tra gli Dei, era anche una divinità spaventosa che, vestito di rosso, guidava un carro trainato da due capri. Inoltre con gli influssi delle religioni del nord, secondo il cristianesimo ogni cosa che era stata consacrata agli Dei pagani, poteva esserlo anche del Diavolo. I suoi luoghi di dimora erano considerati i templi pagani, per cui i cristiani o li abbattevano o li riconsacravano come chiese. Altri rifugi del Maligno erano ad esempio gli alberi, le sorgenti, le montagne, le grotte o i boschetti. Nell’alto medioevo si credette, inoltre, che il Diavolo e i suoi seguaci apprezzassero le grandi costruzioni architettoniche, un aspetto che è anche presente nelle religioni nordeuropee. In particolare si pensava che i giganti germanici, contrapposti agli elfi e agli Dei, fossero demoni del freddo, del tenebroso inverno, dei ghiacci eterni, delle tempeste e del mare selvaggio; ma erano anche considerati dei costruttori di smisurati edifici. Di conseguenza, nel cristianesimo qualunque oggetto grande e misterioso si pensava che fosse edificato dal Maligno e per questo alcune strutture furono chiamate: il Ponte del Diavolo, la Colonna del Diavolo, la Torre del Diavolo, ecc.
FROM THE VALIANT GOD THOR WHO DROVE THE CHARIOT WITH TWO GOATS, TO THE DEMONS OF THE COLD, THE DARK WINTER AND THE ETERNAL ICE. THIS IS HOW THE RELIGIONS OF NORTHERN EUROPE “HAVE GIVEN” THE DEVIL MORE ENERGY AND PLACES TO LIVE. From the 4th to the 12th century AD the conception of the Devil absorbed pagan ideas also coming from the northern European religions of the Celts, Germans and Slavs. Before Nordic influences, early medieval monks usually presented a scary but also funny Devil, perhaps because they were trying to ease the fear they had of him. In fact, with these influences coming from the north, the demonic entity regained part of its energy and luxuriance that it had once had in the minds of the Desert Fathers. This is because the German Gods are morally ambiguous, such as: Hilda was the goddess of sexuality, marriage and fertility but she was also the goddess of death and the underground. Or Thor, who was the strongest God, the most valiant among the Gods, was also a frightening deity who, dressed in red, drove a chariot pulled by two goats. Furthermore, with the influences of northern religions, according to Christianity everything that had been consecrated to the pagan gods could also be consecrated to the Devil. His dwelling places were considered pagan temples, so Christians either demolished them or reconsecrated them as churches. Other refuges of the Evil One were, for example, trees, springs, mountains, caves or groves. In the early Middle Ages, it was also believed that the Devil and his followers appreciated large architectural constructions, an aspect that is also present in Northern European religions. In particular, it was thought that the Germanic giants, as opposed to the elves and the Gods, were demons of the cold, of the dark winter, of the eternal ice, of storms and of the wild sea; but they were also considered builders of enormous buildings. Consequently, in Christianity any large and mysterious object was thought to be built by the Evil One and for this reason some structures were called: the Devil's bridge, the Devil's Column, the Devil's tower, etc.
UNA FORZA “STRAORDINARIA” OPERA ATTRAVERSO GLI UOMINI E SEMINA TERRORE! È IL LATO OSCURO DELLA PSICHE CHE, FORMATA DA OSTILITÀ PER NOI INACCETTABILI, LO TRASFORMIAMO IN UN DEMONE, NERO E DENSO. Nell’ultima parte del XIX secolo e agli inizi del XX la visione materialista predominava sulle tradizioni religiose, compresa la credenza riguardo al male radicale. In vari modi le idee di Charles Darwin, Karl Marx, Friedrich Nietzsche e Sigmund Freud contribuirono all’idea secondo cui Dio e i diavoli erano delle semplici illusioni. In particolare una delle scoperte più importanti della psicologia del profondo afferma che quando noi non siamo consapevoli delle ostilità, che abbiamo inconsciamente soffocato, le “assegniamo” agli altri attraverso un processo di proiezione negativa. Come dire: “Se io non posso essere crudele allora proietto i miei sentimenti verso l’esterno. Quindi: quanto più potente è la mia crudeltà repressa, tanto più crudele sarà la figura X” che può essere ad esempio un’entità demoniaca. Lo psicoanalista Carl Jung identificò il male non tanto come un dáimōno un essere metafisico, ma come un’Ombra ossia una parte inconscia della personalità che può contenere aspetti più negativi che positivi. Infatti essa è fatta di un insieme di tendenze, caratteristiche, desideri, atteggiamenti che non sono accettati dalla persona e per Jung: “meno è incorporata nella vita cosciente dell'individuo, più è nera e densa". Oltre all’Ombra individuale, lo studioso suggeriva anche l’esistenza dell’Ombra collettiva, di una società o di una nazione, che poteva manifestarsi nei fenomeni di massa e l’Ombra archetipo che contiene miti ed immagini culturali presenti in ogni persona. Quest’ultima parte psicologica, secondo Jung, se isolata e repressa, diviene un nemico violento e distruttivo, trasformato in un demone o in un mostro, sul quale in realtà proiettiamo le nostre parti psichiche inaccettabili. Negli anni Ottanta, alcuni psichiatri e professori, dopo una lunga esperienza con criminali violenti, si sono chiesti se nei loro pazienti vi fosse una forza oscura che operasse attraverso gli uomini e seminasse il terrore o se il male fosse uno stato psicologico ben identificabile.
AN “EXTRAORDINARY” FORCE WORKS THROUGH MEN AND SWEWS TERROR! IT IS THE DARK SIDE OF THE PSYCHE WHICH, FORMED BY HOSTILITY UNACCEPTABLE FOR US, WE TRANSFORM IT INTO A DEMON, BLACK AND DENSE. In the latter part of the 19th and early 20th centuries, materialist views predominated over religious traditions, including beliefs in radical evil. In various ways the ideas of Charles Darwin, Karl Marx, Friedrich Nietzsche, and Sigmund Freud contributed to the idea that God and devils were mere illusions. In particular, one of the most important discoveries of depth psychology states that when we are not aware of the hostilities, which we have unconsciously suffocated, we "assign" them to others through a process of negative projection. As if to say: “If I can't be cruel then I project my feelings outwards. Therefore: the more powerful my repressed cruelty is, the more cruel the figure "X" will be, which can for example be a demonic entity. The psychoanalyst Carl Jung identified evil not so much as a daimon or a metaphysical being, but as a Shadow, that is, an unconscious aspect of the personality that can contain more negative than positive aspects. In fact it is made up of a set of tendencies, characteristics, desires, attitudes that are not accepted by the person and for Jung: "the less it is incorporated into the conscious life of the individual, the blacker and denser it is". In addition to the individual Shadow, the scholar also suggested the existence of the collective Shadow, of a society or a nation, which could manifest itself in mass phenomena and the archetypal Shadow which contains myths and cultural images present in every person. This last psychological part, according to Jung , if isolated and repressed, becomes a violent and destructive enemy, transformed into a demon or a monster, onto which we actually project our unacceptable psychic parts. In the 1980s, some psychiatrists and professors, after a long experience with violent criminals, they asked themselves whether in their patients there is a dark force that operates through men and spreads terror or whether evil was a clearly identifiable psychological state.
“LA BESTIA CHE SALE DAL MARE E DEVASTA LA TERRA!” UN RIDONDANTE NUMERO SI INSINUA NELL’APOCALISSE DI GIOVANNI. È IL 666 IL QUALE SEMBRA RIVELI CHE LA “VERA” BESTIA SIA L'UOMO. Da secoli vi è l’opinione comune che il diavolo ha un suo numero: il 666, detto il “Numero della Bestia”, il quale compare già in un passo del Nuovo Testamento, nell’Apocalisse di Giovanni. In particolare è riferito a una bestia che sale dal mare e devasta la terra: “E faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d'uomo e il suo numero è 666.” (Apocalisse 13:16-18). Poco dopo la scrittura dell’Apocalisse, il teologo Ireneo di Lione lo battezzò come il “Numero della Bestia”, dell’"Anticristo” nonché simbolo del male e del disordine. Rispetto alla misteriosa cifra, sono state proposte diverse interpretazioni, come ad esempio: 1. in ebraico usavano le lettere dell’alfabeto (solo le consonanti) per scrivere i numeri, e i primi cristiani credevano che il 666 fosse ottenuto dalla somma delle lettere-cifre che formavano il nome dell’imperatore “Nerone Cesare” (QeSaR NeRON), poiché lui diede inizio alla persecuzione cristiana; 2. il numero 3 è legato al concetto della Trinità, mentre il numero 333 sarebbe la perfezione. Se moltiplichiamo quest’ultimo numero per 3, si ottiene 999 ossia la perfezione divina e, poiché il diavolo è il contrario di Dio, se capovolgiamo il numero si ha il 666; 3. nel passo 13:1 si legge che la bestia ha un’origine terrestre e in particolare nel mare dell'umanità “caduta”, la stessa umanità presente nella vicenda di Adamo ed Eva. Infatti la creazione della coppia non è avvenuta nel settimo giorno, il cui numero 7 è simbolo di perfezione divina, ma bensì nel sesto che ne attribuisce incompletezza e imperfezione. In definitiva il 666 potrebbe essere il nome dell'uomo, secondo cui ogni 6 rappresenta una bestia carnivora e malvagia, cioè il Drago Rosso, la Bestia del Mare e la Bestia della Terra, che incarnano l'Anticristo.
“THE BEAST THAT ARRIVES FROM THE SEA AND DEVASTATES THE LAND!” A REDUNDANT NUMBER INTEGRATES INTO THE APOCALYPSE OF JOHN. IT IS 666 WHICH SEEMS TO REVEAL THAT THE “TRUE” BEAST IS MAN. For centuries there has been a common opinion that the devil has his own number: 666, called the "Number of the Beast", which already appears in a passage of the New Testament, in the Apocalypse of John. In particular it refers to a beast that rises from the sea and devastates the earth: "And he caused everyone, small and large, rich and poor, free and slaves, to have a mark placed on their right hand or on their forehead and that no one could buy or sell unless he had the mark, that is, the name of the beast or the number of his name. Here lies wisdom. Let him who has understanding count the number of the beast, for it is the number of man and his number is 666.” (Revelation 13:16-18). Shortly after the writing of the Apocalypse, the theologian Irenaeus of Lyon baptized it as the "Number of the Beast", of the "Antichrist" as well as a symbol of evil and disorder. Regarding the mysterious figure, different interpretations have been proposed, such as: 1. in Hebrew they used the letters of the alphabet (only the consonants) to write the numbers, and the first Christians believed that 666 was obtained from the sum of the letter-digits which formed the name of the emperor “Nero Caesar” (QeSaR NeRON), since he started the Christian persecution; 2. the number 3 is linked to the concept of the Trinity, while the number 333 would be perfection. If we multiply this last number by 3, we obtain 999 or divine perfection and, since the devil is the opposite of God, if we reverse the number we have 666; 3. in passage 13:1 we read that the beast has a terrestrial origin and in particular in the sea of "fallen" humanity, the same humanity present in the story of Adam and Eve. In fact, the creation of the couple did not occur on the seventh day, whose number 7 is a symbol of divine perfection, but rather on the sixth which attributes incompleteness and imperfection. Ultimately, 666 could be the name of man, according to which every 6 represents a carnivorous and evil beast, that is, the Red Dragon, the Beast of the Sea and the Beast of the Earth, which embody the Antichrist.
SIMBOLO DI ADULTERIO, STREGONERIA E LUSSURIA; SEMBIANZE MOSTRUOSE E ASPETTI CONNESSI AL REGNO DELLA NOTTE E DEI MORTI. ECCO COME LE DONNE DIVENTANO DEMONI. Nell’immaginario cristiano, dai miti alle speculazioni filosofiche, i demoni a volte potevano assumere forme decisamente mostruose, o rivestire il ruolo di intermediari tra la dimensione umana e divina ma anche essere dei generici simboli del Male. Uno dei demoni femminili più famosi della storia era la seducente Lilith le cui origini si perdono nelle lontane tradizioni della religione mesopotamica risalenti al III millennio a.C. Essa apparve inizialmente come un demone femminile portatore di sciagure e morte, legata al vento e alla tempesta. Mentre, nella religione ebraica, era la prima moglie di Adamo che si rifugiò nel Mar Rosso per fuggire dal marito. Lilith, infatti, essendo stata creata da Dio dalla polvere, come Adamo, pretendeva di averne anche gli stessi diritti che, però, le furono negati. Per questo suo gesto di ribellione venne rappresentata con aspetto ripugnante strettamente legato alla sessualità, alla blasfemia, alla disobbedienza e al “regno delle Ombre”. Come per il caso di Lilith anche la Befana è legata al mondo del soprannaturale e si pensa fosse connessa a riti propiziatori pagani del X-VI secolo a.C., in merito ai cicli stagionali legati all'agricoltura (il solstizio invernale e la ricorrenza del Sol Invictus). Tale figura femminile si ipotizza fosse in origine la Dea lunare Diana che, dodici giorni dopo il solstizio, volava sui campi e sulle terre dei contadini per promettere e auspicare fertilità. Inoltre anche la Befana si mostrò con un aspetto ripugnante e venne associata al volo, alla notte e ai predatori. Caratteristiche che richiamano alla mente un’altra figura non umana ossia la Dea Ishtar/Inanna. Essa venne rappresentata con gli artigli da rapace al posto dei piedi, ali e, attorno a sé, aveva gufi o civette. Era quindi legata al mondo animale, alla vegetazione, alla fertilità e in generale alla vita. Ishtar/Inanna, secondo le credenze, viaggiava nei cieli, sulla terra e negli Inferi dominandoli in virtù della resurrezione.
SYMBOL OF ADULTERY, WITCHCRAFT AND LUST; MONSTRIOUS FEATURES AND ASPECTS CONNECTED TO THE KINGDOM OF THE NIGHT AND THE DEAD. THIS IS HOW WOMEN BECOME DEMONS. In the Christian imagination, from myths to philosophical speculations, demons could sometimes take on decidedly monstrous forms, or play the role of intermediaries between the human and divine dimensions but also be generic symbols of Evil. One of the most famous female demons in history was the seductive Lilith whose origins are lost in the distant traditions of Mesopotamian religion dating back to the 3rd millennium BC. She initially appeared as a female demon bringer of misfortune and death, linked to the wind and the storm. While, in the Jewish religion, she was Adam's first wife who took refuge in the Red Sea to escape her husband. Lilith, in fact, having been created by God from dust, like Adam, also claimed to have the same rights which, however, were denied to her. For this act of rebellion she was represented with a repugnant appearance closely linked to sexuality, blasphemy, disobedience and the "kingdom of Shadows". As in the case of Lilith, the Befana is also linked to the world of the supernatural and is thought to have been connected to pagan propitiatory rites of the 10th-6th century BC, regarding the seasonal cycles linked to agriculture (the winter solstice and the anniversary of Sol Invictus ). This female figure is hypothesized to have originally been the lunar goddess Diana who, twelve days after the solstice, flew over the fields and farmers' lands to promise and hope for fertility. Furthermore, the Befana also showed herself with a repulsive appearance and was associated with flight, the night and predators. Characteristics that bring to mind another non-human figure, namely the Goddess Ishtar/Inanna. She was represented with raptor claws instead of feet, wings and, around her, she had owls or owls. It was therefore linked to the animal world, vegetation, fertility and life in general. Ishtar/Inanna, according to beliefs, traveled in the heavens, on the earth and in the Underworld, dominating them by virtue of the resurrection.
UN EQUILIBRIO UNIVERSALE “SORREGGE” LE FORZE DEL BENE E DEL MALE. È L’ ENIGMATICO BAPHOMET CHE DAI CAVALIERI TEMPLARI, FINO ALL’ESOTERISTA Éliphas Lévi DIVENNE SIMBOLO DI SATANISMO. Il Baphomet è un misterioso simbolo spesso citato nella storia dell’occultismo occidentale del XX secolo, anche se ci sono testimonianze più antiche. Infatti per alcuni ricercatori occulti, tale figura, fu individuata in una lettera del 1098 del crociato Anselmo de Ribemont mentre, per altri, Baphomet è una storpiatura del nome "Mahomet" estorta dai Templari, nel 1307, quando vennero processati e torturati su richiesta del re Filippo IV di Francia detto il Bello. In queste occasioni alcuni cavalieri negarono l’esistenza del misterioso idolo mentre altri lo descrissero come un gatto o una testa con tre facce. Nel corso dei secoli si assistette ad una diffusione importante di questa figura, soprattutto nell’Ottocento, con la nota rappresentazione elaborata dall’esoterista Éliphas Lévi nella sua opera Dogme et rituel de la haute magie (1855-56). In particolare la sua raffigurazione sembra tragga spunto dalle antiche divinità pagane, Come ad esempio: dal Dio egizio Banebdjedet che, chiamato erroneamente dallo storico Erodoto “La Capra di Mendes”, fu associato spesso a Baphomet; dal Dio celtico Cernunno rappresentato con le corna e seduto nella “posizione del loto”; dal Dio greco Pan raffigurato con le corna, barba e zampe caprine. Secondo Éliphas Lévi, in Baphomet, si trovano degli elementi che sono l’uno all’opposto dell’altro. Ad esempio: seni e braccia sono sia femminili sia maschili; una mano è rivolta verso la Luna Bianca e l’altra verso quella nera per indicare i rapporti del bene e del male; le braccia sono in direzione contraria per rappresentare l’equilibrio perfetto tra due forze opposte “così come sopra, così come sotto”. Su di esse vi è la frase “Solve et coagula” un’espressione che è stata utilizzata dagli alchimisti per descrivere il processo di trasformazione ed evoluzione degli elementi. Quindi il simbolo di Baphomet simboleggiava l’equilibrio universale delle forze opposte mentre oggi viene associato spesso al satanismo e a tutto ciò che è malefico.
A UNIVERSAL BALANCE “SUPPORTS” THE FORCES OF GOOD AND EVIL. IT IS THE ENIGMATIC BAPHOMET WHO FROM THE KNIGHTS TEMPLARS TO THE ESOTERIST Éliphas Lévi BECOME A SYMBOL OF SATANISM. Baphomet is a mysterious symbol often cited in the history of Western occultism of the 20th century, although there are older testimonies. In fact, for some occult researchers, this figure was identified in a letter from 1098 by the crusader Anselmo de Ribemont while, for others, Baphomet is a distortion of the name "Mahomet" extorted by the Templars in 1307, when they were tried and tortured at the request of the King Philip IV of France known as the Fair. On these occasions some knights denied the existence of the mysterious idol while others described it as a cat or a head with three faces. Over the centuries we have witnessed an important diffusion of this figure, especially in the nineteenth century, with the well-known representation developed by the esotericist Éliphas Lévi in his work Dogme et rituel de la haute magie (1855-56). In particular, his depiction seems to be inspired by ancient pagan divinities, such as: the Egyptian God Banebdjedet who, erroneously called "The Goat of Mendes" by the historian Herodotus, was often associated with Baphomet; from the Celtic God Cernunnos represented with horns and sitting in the "lotus position"; from the Greek God Pan depicted with horns, beard and goat legs. According to Éliphas Lévi, in his depiction of Baphomet, there are elements that are the opposite of each other. For example: breasts and arms are both feminine and masculine; one hand is turned towards the White Moon and the other towards the black one to indicate the relationships of Good and Evil; the arms are in the opposite direction to represent the perfect balance between two opposing forces "as above, as below". On them there is the phrase "Solve et coagula" an expression that was used by alchemists to describe the process of transformation and evolution of the elements. Therefore the symbol of Baphomet symbolized the universal balance of opposing forces while today it is often associated with Satanism and everything evil.
I CODICI MAYA: ANTICHI MANOSCRITTI CHE "CONOSCONO" I SEGRETI DELLA GRANDE MACCHINA DELLA VITA. I codici Maya sono libri pieghevoli della civiltà precolombiana Maya che, dopo l’invasione spagnola del XVI secolo, solo 4 sono oggi conosciuti. Il codice di DRESDA tratta temi di ordine religioso e rituale, come il ciclo di Venere, la previsione delle eclissi del Sole e della Luna e dell’influsso che quest’ultima esercita sulle malattie e sulle nascite. Il codice di MADRID è una specie di calendario dove vengono riportati pronostici riguardo alla caccia, all'apicoltura, alla pioggia, alla semina e al raccolto assieme a riti propiziatori. Il codice di PARIGI oltre a racchiudere informazioni riguardo a cerimonie e profezie, comprende anche un almanacco zodiacale dove le stelle vengono raggruppate in 13 costellazioni zodiacali e i loro nomi (serpente a sonagli, scheletro, pipistrello, ecc.) sono completamente diversi dai nostri ad eccezione dello scorpione. Infine il codice GROLIER viene usato dai sacerdoti maya come guida per le pratiche rituali, al fine di conservare armonia ed equilibrio della vita quotidiana dei Maya.