Nel marzo del 1974, nella zona di Mont’e Prama nel Sinis di Cabras, nella Sardegna centro occidentale, dei CONTADINI della zona inciamparono per caso su delle singolari pietre (1) mentre eseguivano dei lavori agricoli! In quel momento non si resero conto che avevano fatto un importante scoperta che permise ad archeologi e studiosi di riportare alla luce un gran numero di statue di ENORMI DIMENSIONI, le quali rappresentavano testimonianze rare e preziose del passato della terra sarda.
Infatti, una squadra di archeologi e scienziati ha riportato in vita le sculture monumentali in arenaria conosciute come GIGANTI di Mont’e Prama (che in sardo significa ‘monte delle palme’) (2) dopo un lungo sonno di quasi 2800 anni. Esse risalgono alla civiltà Nuragica (3) e sono state dichiarate le statue più antiche di tutto il bacino mediterraneo occidentale, addirittura scolpite ancor prima di quelle della Grecia arcaica (4).
Alla fine degli anni ’70 in totale vennero rinvenuti 5.178 frammenti, di cui 15 teste, 27 busti, 176 frammenti di braccia, 143 frammenti di gambe, 784 frammenti di scudo (5). Di seguito, tali frammenti furono oggetto di un restauro accurato che ha permesso di ricomporre quasi 30 straordinarie FIGURE UMANE in calcare, alte dai 2 ai 2,5 metri che rappresentano pugilatori, arcieri e guerrieri. Essi sono conservati oggi in parte al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e in parte al Museo Civico di Cabras vicino al luogo di ritrovamento (6). Poi naturalmente ci sono stati altri scavi e ritrovamenti nel corso del tempo, come quelli del 2014 che hanno portato alla luce altri 3500 frammenti, oppure nel 2021 altri pugilatori del tutto simili a quelli recuperate nel 2014 (7).
Entrando più nel dettaglio vediamo insieme questo affascinante ESERCITO DI PIETRA.
I PUGILATORI hanno un guanto armato da un piccolo pugnale e sulla testa uno scudo protettivo, quasi per indicare un gesto di potenza; i GUERRIERI tengono in pugno uno scudo circolare decorato, al fianco hanno una lancia e portano un elmo da cui spuntano due lunghe trecce; gli ARCERI portano arco, faretra in spalla e hanno un braccio protetto da una guaina e da un guanto (8).
D’altro canto, bisogna sottolineare che alcune statue hanno delle forti somiglianze con dei BRONZETTI ritrovati in un nuraghe (tipiche abitazioni-fortezza) nei pressi di Alghero ma anche, pensate un po’, nella necropoli etrusca di Cavalupo di Vulci, nei pressi di Viterbo (9). Anche qui è un vero mistero!!!
Ma questi colossi, oltre ad essere famosi per le loro dimensioni mastodontiche, lo sono anche per un’altra particolarità: il loro VOLTO. Se guadate l’immagine lo capite immediatamente, quanto siano particolari!
Le statue, infatti, hanno tutte la forma del viso triangolare con il mento appuntito, il naso e le sopracciglia piuttosto marcati, la bocca un lieve accenno ma soprattutto grandi OCCHI formati da due cerchi concentrici, che danno loro un aspetto magico ed IPNOTICO , con uno sguardo oserei dire impenetrabile (10).
E qui, io ho un problema! Nonostante li abbia guardati tantissime volte, purtroppo non riesco “vedere” i loro occhi a tutto tondo, ma li “interpreto” come simboli disegnati sulle guance, forse per indicare l’appartenenza alla loro tribù. Un particolare che mi ricorda le lineette marchiate sulle guance in alcuni popoli africani!! E voi direte: e gli occhi dove sono? Per me sono sotto le sopracciglia, “invisibili” o piccoli e stretti come la loro bocca! Spero di non avervi contagiato!!! Non tenete troppo conto di questo mio “problema”, forse sono vittima della famigerata PAREIDOLIA VISIVA!
A parte le mie “paranoie archeologiche”, questi GUERRIERI sono capaci di esercitare, in chi li osserva, un fascino arcano e misterioso e di incutere un senso di rispettoso timore (11).
…Ma chi sono??? Sono vissute veramente delle persone alte 2,5 metri? Ok, per oggi vi “scansate” la paternale sul mistero riguardo all’esistenza dei giganti, ma vi invito a concentrarvi su queste “creature pietrificate”! Ebbene, ci sono tante ipotesi che conferiscono loro ancora più fascino. Una di queste, che gradisco di più, è che potrebbero, dico potrebbero, rappresentare i guerrieri Sherden ovvero SHARDANA sardi (12), di cui troviamo notizie in alcuni documenti dell’antico Egitto: sembra che le loro navi fossero state vittoriosamente respinte dal faraone Ramses II (13). Per quanto riguarda l’origine di questi guerrieri vi sono ancora molti dubbi: essi facevano parte della coalizione dei Popoli del Mare; forse erano mercenari e si è dubbiosi se essi fossero sardi oppure gente proveniente da Oriente, dall’Anatolia, dalla Siria, addirittura dalla Penisola Balcanica (14)!
Ma torniamo ai nostri giganti di pietra, che funzione avevano? Perché sono stati costruiti?
Sotto di essi, archeologi e studiosi hanno trovato delle TOMBE!! Sì, sì, avete capito bene… tombe! Ammetto che speravo fossero tombe di giganti o di qualche specie aliena e invece no! Si è arrivati alla conclusione che il sito sia una NECROPOLI NURAGICA risalente alla prima età del ferro, dedicata a persone di alto rango, quindi probabilmente era un heroon (un santuario dedicato agli eroi). Infatti sotto le statue sono state trovate dei POZZETTI con un diametro dai 60 ai 70 cm e una profondità dai 70 agli 80 cm, adatti ad una sola persona, posizionata in verticale con la schiena ad est e il visto ad ovest (15).
É probabile che siano stati scolpiti al momento della sepoltura degli individui e questo lo si può dire perché sono stati trovati degli strumenti di lavorazione dentro alle tombe. Ma quindi che rapporto c’era tra i giganti e i defunti? Forse le statue li rappresentavano? Purtroppo a questo non si hanno delle risposte (16)! Portate pazienza!
Però c’è un però!!! In una delle tombe è stato rinvenuto un oggetto, una sorta di SCARABEO “simil egittizzante” (17) …Ti dice qualcosa? Forse che questo reperto dimostra il fatto che i giganti rappresentarono veramente gli Shardana andati in Egitto? Non è detto, sarà quel “simil” che “suona male”! Per essere certi, rimaniamo ancora con atteggiamento dubbioso… non scalpitiamo troppo!
Alla prossima.
Aria Shu
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Note dell’articolo:
(3) Nello specifico, durante l’età del bronzo (2300-1800 a.C.), si affermò in Sardegna una civiltà guerriera, organizzata secondo un sistema tribale che risaliva al Neolitico: la cosiddetta civiltà nuragica, che fiorì sino al II secolo a.C., quindi in piena epoca romana. Questa civiltà prende il nome dalle sue tipiche abitazioni-fortezza, i nuraghi, detti anche nuraghes o nuraxis in sardo (https://www.artesvelata.it/civilta-nuragica-giganti-monte-prama/#:~:text=Note%20come%20Giganti%20di%20Mont,2%20e%20i%202%2C5%20metri )
(6) Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021, p. 14-15.
(8) Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021, p. 14.
(10) Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021, p. 14.
(11) https://www.artesvelata.it/civilta-nuragica-giganti-monte-prama/#:~:text=Note%20come%20Giganti%20di%20Mont,2%20e%20i%202%2C5%20metri.
(12) Articolo di Giorgio Valdès: https://www.nurnet.net/blog/shardana-e-giganti/
(13) Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021, p. 15.
(14) Articolo di Giorgio Valdès: https://www.nurnet.net/blog/shardana-e-giganti/
(16) Dal video di Alberto Angela: https://www.raiplay.it/video/2019/04/I-giganti-di-Mont-e-Prama-5b283543-86f8-4588-9d88-c21b4979fba4.html
Fonti articolo:
- Pinotti, R., Luoghi del mistero in Italia, De Vecchi (Giunti Editore), Firenze, 2021.
-Articolo di Giorgio Valdès: https://www.nurnet.net/blog/shardana-e-giganti/
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