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IL TEMPIO PIÙ ANTICO DEL MONDO ERA FORSE UN LUOGO DI CULTO COSTRUITO DA UN POPOLO AVANZATO

Immagine del redattore: Aria ShuAria Shu

Oggi andiamo indietro nel tempo, talmente “indietro” che credo che tra tutti gli articoli che ho scritto, questo “viaggio” sia quello più antico.

Una recente scoperta ha portato una nuova comprensione di come si sia rivoluzionato il Neolitico, che di solito si impara fin dalle scuole elementari. Per la serie: “non si è mai finito di scoprire”. Ecco perché dico sempre di restare nel DUBBIO quando si ha a che fare con argomenti di questo tipo.

Ebbene nel 1994 c’è stata una spedizione archeologica tedesca nella Turchia sud-orientale (un tempo chiamata Anatolia) per portare alla luce un sito archeologico, chiamato Göbekli Tepe (in turco “COLLINA PANCIUTA”), che si credeva fosse un cimitero di epoca medioevale! E invece la storia è ben diversa! È stato proprio l’archeologo Klaus Schmidt a capire di che cosa si trattava… e che c’è molto di più di quello che poteva sembrare (1).

Dagli scavi è emerso, fino ad oggi, solo una parte delle strutture del sito, che si estende in un’area di circa 500 metri quadrati, anche se sicuramente ci sarà molto altro da scoprire! In questa zona gli archeologi hanno portato alla luce grandi lastre calcaree, alte fino a 7 metri, pensanti fino a 16 tonnellate, di cui alcune a FORMA DI T e decorate con figure umane stilizzate, mentre altre arricchite con bassorilievi raffiguranti: scorpioni, uccelli, leoni, serpenti, ecc. Il tutto lavorato e scolpito a mano con pietre disposte in senso circolare e collegate da muri assomigliante molto a Stonehenge (2) (3).

Ma la SCOPERTA STRAORDINARIA è stata quella di capire quando fu costruito. Ebbene di solito noi pensiamo che Stonehenge, le piramidi d’Egitto e ancora prima le ziqqurat sumere siano le costruzioni più antiche in assoluto. Quindi, grazie a queste scoperte, si sapeva che: prima l’essere umano era nomade e raccoglitore-cacciatore, poi divenne agricoltore, allevatore di bestiame, costruendo società complesse e solo successivamente diede vita alla propria vita culturale e religiosa. Ma con questa scoperta evidentemente la storia non è così!

Grazie alla DATAZIONE al radiocarbonio dello stucco organico che ricopre vari muri, questo sito archeologico potrebbe risalire minimo a 11600 anni fa o addirittura ancora prima visto che si è ipotizzato che lo stucco potrebbe essere stato messo in un momento successivo (4)!

Una volta scoperto a quando risale questo gioiello archeologico, tra gli studiosi sono emersi tanti dubbi su come, ad esempio, l’hanno costruito, su chi erano, che funzione aveva questo posto. Ma andiamo per ordine, un MISTERO alla volta.

1. Come hanno fatto ad arrivare in collina quei BLOCCHI DI CALCARE visto che la cava si trova a un chilometro di distanza? Prima i blocchi di calcare furono estratti dagli uomini con degli utensili di pietra e poi, tenendo conto che siamo nel Neolitico, trasportati sulla collina a forza di braccia, perché non era ancora stata inventata la ruota e nessuno aveva allevato animali da traino. Quindi, forse le pietre sono stata sollevate da centinaia di uomini per un periodo di tempo molto lungo.

2. CHI ha costruito questo luogo? Sicuramente erano dei nomadi, perché in quei tempi gli insediamenti nei territori non esistevano, tanto è vero che gli studiosi non hanno trovato traccia di edifici, focolari o abitazioni. Quindi erano uomini e donne che si nutrivano probabilmente di piante selvatiche e di carne; visto che hanno trovato centomila ossa appartenenti a gazzelle.

3. Altro aspetto curioso è che sono state ritrovate piccole MACINE di pietra e alcuni falcetti di selce e, a soli trenta chilometri di distanza, sul monte Karaca Dağ sono state scoperte le prime varianti domesticate del frumento. Forse i costruttori di questo luogo l’hanno fatto perché costruire il Göbekli Tepe richiedeva un grande dispendio di energia e quindi una grande quantità di cibo.

4. Altro mistero che a mio parare è il pezzo grosso di tutta questione, è A CHE COSA SERVIVA il tempio? Che funzione aveva il Göbekli Tepe? Diciamo che ci sono varie ipotesi a riguardo: per alcuni era un luogo di culto di tipo sciamanico considerando che ci sono pietre che riportano numerose raffigurazioni diverse di animali, per altri forse era un luogo di culto per i morti, oppure, un osservatorio astronomico già precedente agli Egizi e Sumeri. Straordinario direi, e io che pensavo che prima dei Sumeri e degli Egizi, il genere umano non fosse così evoluto!

5. Altro dubbio. Questo luogo è stato ABBANDONATO prima dell’8000 a.C. ma IN MODO SBRIGATIVO. Gli archeologi, infatti, hanno capito che Göbekli Tepe è stato intenzionalmente ricoperto di terra e quindi in parte mescolato con il terreno della collina. Ma purtroppo il motivo non si sa! Non sappiamo perché avessero compiuto un gesto così insolito. Mi viene da pensare che l’abbiano nascosto da qualcuno, forse per proteggere i suoi segreti che non dovevano essere svelati (5).

Dopo questa carrellata di misteri, la perla archeologica in questione ci fa capire come la natura umana dia una certa priorità al BISOGNO DI CREDERE in qualcosa, al bisogno di dare un significato al suo ambiente.

Sento spesso molte persone scettiche che sottovalutano il potere della credenza, cercando in poche parole di sminuirla o svalutarne la potenza. A mio parere invece bisognerebbe darle molta più importanza se teniamo presente che per le religioni e per i culti, l’essere umano ha sputato sangue per costruire edifici, monumenti, ha diviso territori e fatto purtroppo delle guerre. Oserei dire che dopo i bisogni principali di fame e sete, l’uomo per natura ha bisogno di soddisfare anche le sue esigenze culturali e religiose… e Göbekli Tepe ne è una chiara testimonianza!


Alla prossima.

Aria Shu.





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Note dell’articolo:

(1) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 69.

(2) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 69.

(4) Schmidt, K., Sie bauten die ersten Tempel. Das rätselhafte Heiligtum der Steinzeitjäger, C. H. Beck Verlag, Munich, 2006, trad. it. Costruirono i primi templi, Oltre edizioni, Sestri Levante, 2011, p. 80.

(5) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, pp. 69, 71.



Fonti articolo:

Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020.


Schmidt, k., Sie bauten die ersten Tempel. Das rätselhafte Heiligtum der Steinzeitjäger, C. H. Beck Verlag, Munich, 2006, trad. it. Costruirono i primi templi, Oltre edizioni, Sestri Levante, 2011.




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