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SOGNI PREMONITORI: COME FACCIO A DISTINGUERLI DA QUELLI NORMALI?CI SONO DELLE STRATEGIE PER CAPIRLO?

Immagine del redattore: Aria ShuAria Shu

Aggiornamento: 28 lug 2023



I sogni… un mondo sconosciuto che da sempre ci affascina o, come direbbe Sigmund Freud, la via diretta per capire il nostro inconscio, ossia quella parte più profonda di noi che sfugge alla nostra consapevolezza (1).

L’interesse che l’essere umano ha per i sogni ha origini antichissime se non addirittura preistoriche. Gli antichi dicevano che i sogni erano come visioni soprannaturali, provenienti da dei o demoni, che comunicavano eventi futuri agli esseri umani (2).

Infatti, ai tempi degli EGIZI, sia i nobili che il popolo guardavano con molta attenzione ai propri sogni poiché cercavano possibili suggerimenti o consigli utili alla propria vita (3). L’aspetto curioso di questa civiltà è che alcuni fedeli si recavano intenzionalmente nei templi per sognare, come se fossero una sorta di PRODUTTORI DI SOGNI. In particolare, veniva somministrato loro una pozione di erbe che li aiutava ad addormentarsi e udire così la voce di un dio (4). Al loro risveglio raccontavano i sogni ai sacerdoti che, poi, questi ultimi interpretavano. Questa pratica, già precedente agli Egizi, era spesso usata per predire il futuro, per avvertire di un pericolo oppure per rispondere a precise domande (5).

Altri popoli molto interessati ai sogni erano gli ASSIRI e i BABILONESI, che custodivano delle tavolette su cui erano incise delle indicazioni specifiche per interpretarli.

Pensiamo, ad esempio, al re assiro Assurbanipal, vissuto tra il 668 e il 626 a.C., il quale teneva una personale tavoletta “dei sogni”, che fu poi in seguito usata dallo scrittore greco ARTEMIDORO di Daldi (II sec. d.C.). Quest’ultimo fu considerato il massimo esponente riguardo all’interpretazione dei sogni con la sua opera celebre intitolata Oneirocritica (6). In questo testo l’autore proponeva di separare:

1. SOGNI NORMALI, ossia quelli dovuti all’insonnia; ai desideri irrazionali, alla fame o all’indigestione.

2. SOGNI PREMONITORI riconoscibili poiché erano diretti e chiari nel prevedere il futuro; ma ATTENZIONE: potevano essere anche mascherati dal simbolismo. In quest’ultimo caso, per comprenderli al meglio era necessario conoscere: il carattere e la professione del sognatore e le circostanze con cui il sogno si manifestava. In questo modo era possibile capire il significato che il dormiente dava a quel simbolo, che ovviamente poteva essere differente rispetto ad un'altra persona.

Tra l’altro Artemidoro sottolineava che, pur considerando i sogni come doni divini, essi erano molto spesso impregnati di associazioni di idee, di metafore e di immagini e quindi si poteva correre il RISCHIO DI INTERPRETARLI in modo troppo letterale (7).

Oltre a quello che sostenevano gli antichi ed in particolare lo scrittore greco, secondo me c’è anche il RISCHIO di interpretare un sogno premonitore quando in realtà NON LO È.

Per questo mi sono chiesta molte volte: “Come facciamo a distinguere un sogno normale da uno premonitore? Esistono delle strategie particolari per capirlo?

Difficile a dirlo!! Ma, per evitare di scambiare FISCHI per FIASCHI, io personalmente prima di dire: “Ragazzi, ho un sogno premonitore!”, ossia prima di parlare di “paranormale”, prenderei in considerazione aspetti più “normali” (8), cioè quelli più concreti, che si toccano con mano.


Il giornalista scientifico Massimo Polidoro, nel suo libro Il sesto senso. Strani fenomeni di vita quotidiana, ha citato un PROMEMORIA di dieci punti (9) che possiamo tener presente prima di pensare che il nostro sogno sia premonitore.

Vediamoli insieme:

1. Innanzitutto, durante la notte, nella fase detta REM noi sogniamo circa una quattro o cinque sogni, che molto spesso sono solo immagini senza una storia reale.

Quindi potremmo anche chiederci: ma è così improbabile che su circa 5 sogni che facciamo, non ci capitino dei contenuti DETTAGLIATI che potrebbero essere simili alla realtà? Come affermava Cicerone nell’antica Roma, se passiamo tutta la giornata a tirare a un bersaglio, prima o poi avremmo ottime probabilità di colpirlo. Quindi non bisogna stupirsi se a volte qualche evento che sogniamo poi si verifica o ne troviamo delle somiglianze nella vita quotidiana. Abbiamo una probabilità molto alta di prenderci!

2. Dopo il primo punto, quindi, sappiamo che è impossibile ricordare tutti i sogni che facciamo. O, meglio ancora, di solito ricordiamo i sogni che facciamo prima di svegliarci oppure SELEZIONIAMO quelli che crediamo si possano “avverare” e dimentichiamo quelli che non potrebbero accadere. Infatti, non citiamo mai le premonizioni sbagliate ma solo quelle giuste!

3. Altro aspetto da considerare è il TEMPO. Ad esempio, ci sono persone che hanno fatto sogni in gioventù e che poi, dopo anni, si sono verificati. È ovvio che più passa il tempo dal sogno e più probabilità abbiamo che questo succeda nella realtà.

4. Di solito i sogni sono fatti di immagini vaghe e confuse e difficilmente ci vengono dichiarati dettagli precisi, come il giorno, il mese e l’ora di quell’evento futuro. Noi tendiamo a considerare il sogno premonitore solo sulla base della somiglianza a quell’accadimento, ma NON È UGUALE. Quindi, se ci basiamo sulla similarità, ogni sogno che facciamo potrebbe essere profetico ed anche in questo caso aumentiamo le probabilità di prenderci, mancando ovviamente di dettagli precisi.

5. Ricordiamoci che la MEMORIA INGANNA. Infatti, da studi scientifici è emerso che la nostra memoria spesso non è molto affidabile. Il nostro cervello non è un videoregistratore! È vero che immagazzina i ricordi ma poi ce li fa vedere deformati e li fa apparire più simili a quello che vogliamo. Quindi possiamo credere che quel sogno profetico lo abbiamo fatto prima, quando in realtà lo abbiamo fatto dopo.

6. I sogni sono spesso strani, fantasiosi, ma possono anche riflettere preoccupazioni reali. Se, ad esempio, la figlia va a cavallo è molto più probabile che i genitori siano preoccupati per un possibile incidente e queste paure si possono esprimere attraverso, appunto, i sogni. Quindi, anche in questo caso, c’è un’alta probabilità che il contenuto previsto sia azzeccato.

7. Inoltre un sogno può essere COMPLETATO di dettagli per far in modo che corrisponda poi a quell’evento di cui si aveva fatto la premonizione, anche se il ricordo non viene alterato.

8. Il nostro cervello tende a dare una piccola AGGIUSTATINA al contenuto di certi eventi che si sono verificati, così da aumentare le probabilità di prenderci.

9. Non esiste una regola precisa per dire che quel sogno sia premonitore, ma ogni sogno è carico di SIMBOLI che possono avere tante interpretazioni ed adattarsi quindi alla previsione di eventi diversi.

10. Inoltre, molte volte si tende a METTERE IN EVIDENZA certi aspetti e a trascurarne altri, così da rendere il sogno profetico più interessante e credibile (10).

A questo punto, visto che gli aspetti psicologici da considerare sono veramente tanti, possiamo chiederci: “Ci possiamo fidare completamente di noi stessi? Direi di NO.

Quindi, per evitare il più possibile di cadere nei tranelli della nostra mente, possiamo usare un REGISTRATORE o un DIARIO DEI SOGNI, registrandoli o scrivendoli ogni mattina appena svegli. In questo modo i racconti sono più dettagliati e affidabili e possiamo avanzare l’ipotesi che siano premonitori, piuttosto che fidarci ciecamente di noi stessi (11).


Alla prossima.

Aria Shu.


Copyright © 2020-2021, “www.mondidiaria.com” – Tutti i diritti riservati.



Note dell’articolo:

(1) Freud, S., Die Traumdeutung, Franz Deuticke, Lipsia, Vienna, 1899, trad.it. L'interpretazione dei sogni, Newton Compton Editori, Roma, 2020 35, pp. 407-457.

(2) Freud, S., Die Traumdeutung, Franz Deuticke, Lipsia, Vienna, 1899, trad.it. L'interpretazione dei sogni, Newton Compton Editori, Roma, 2020 35, pp. 23-24.

(3) Parenti, F. e Fiorenzuola, F., Sogno, ipnosi e suggestione, Feltrinelli Editore, Milano, 1964, p. 113.

(4) Parenti, F. e Fiorenzuola, F., Sogno, ipnosi e suggestione, Feltrinelli Editore, Milano, 1964, p. 114.

(5) Ness, C., Segrets dreams, The Ivy press Limited, Brighton (UK), trad. it. I segreti dei Sogni, Logos, Modena, 2010, pp. 32-33.

(6) Ness, C., Segrets dreams, The Ivy press Limited, Brighton (UK), trad. it. I Segreti dei Sogni, Logos, Modena, 2010, pp. 32; 38; Freud, S., Die Traumdeutung, Franz Deuticke, Lipsia, Vienna, 1899, trad.it. L'interpretazione dei sogni, Newton Compton Editori, Roma, 2020 35, pp. 24-25.

(7) Ness, C., Segrets dreams, The Ivy press Limited, Brighton (UK), trad. it. I segreti dei Sogni, Logos, Modena, 2010, p. 39; Polidoro, M., Il sesto senso. Strani fenomeni di vita quotidiana, Edizioni Piemme, Milano, 2000, p. 14.

(8) Polidoro, M., Il sesto senso. Strani fenomeni di vita quotidiana, Edizioni Piemme, Milano, 2000, p. 59.

(9) Presentati dal presidente del CICAP Piero Angela. Nella sua opera Viaggio nel mondo del paranormale. Indagine critica sulla parapsicologia.

(10) Polidoro, M., Il sesto senso. Strani fenomeni di vita quotidiana, Edizioni Piemme, Milano, 2000, pp. 43-61.

(11) Polidoro, M., Il sesto senso. Strani fenomeni di vita quotidiana, Edizioni Piemme, Milano, 2000, p. 62; Ness, C., Segrets dreams, The Ivy press Limited, Brighton (UK), trad. it. Sogni, Logos, Modena, 2010, pp. 80-83.



Fonti dell’articolo:

-Freud, S., Die Traumdeutung, Franz Deuticke, Lipsia, Vienna, 1899, trad.it. L'interpretazione dei sogni, Newton Compton Editori, Roma, 2020.

-Polidoro, M., Il sesto senso. Strani fenomeni di vita quotidiana, Edizioni Piemme, Milano, 2000.

-Parenti, F. e Fiorenzuola, F., Sogno, ipnosi e suggestione, Feltrinelli Editore, Milano, 1964.

-Ness, C., Segrets dreams, The Ivy press Limited, Brighton (UK), trad. it. Sogni, Logos, Modena, 2010.



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