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Immagine del redattoreAria Shu

TRA LE ANDE PERUVIANE E IL BACINO AMAZZONICO, MAESTOSE ROVINE SI MOSTRANO AD OLTRE DUEMILA METRI D’ALTEZZA! È MACHU PICCHU, UN SITO ARCHEOLOGICO CHE ANCORA OGGI NASCONDE MOLTI SEGRETI.

Aggiornamento: 16 lug


Parte dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, Machu Picchu è stato eletto nel 2007 come una delle sette meraviglie del mondo moderno, nonché uno dei siti archeologici più visitati dai turisti (1) (2).

Tale sito, il cui nome significa letteralmente “vecchia montagna” (in lingua quechua), si trova immerso nella valle del fiume Urubamba, tra le Ande peruviane e il bacino amazzonico ed è stato edificato a 2350 metri d’altezza (3)!

Per quanto riguarda la sua DATAZIONE molti ricercatori sono concordi nel ritenere che sia risalente al 1438 (4) mentre altri, invece, ipotizzano (5) che l’attività sarebbe iniziata dal 1420, portando così indietro la data di due decenni (6). Mentre per la sua realizzazione si suppone che fosse stata ordinata dall'imperatore inca Pachacútec e che il sito sia stato abitato fino alla conquista spagnola del 1532. Dopo quattro secoli di abbandono, il 24 luglio del 1911 fu scoperto per caso dall’esploratore statunitense Hiram Bingham III (1875-1956) che, con la sua squadra, riportò alla luce le sue splendide rovine in un ottimo stato di conservazione (7).

In alto l'ubicazione di Machu Picchu e in basso la foto dell'esploratore Hiram Bingham III.

Machu Picchu, di fronte agli occhi del mondo occidentale, è spesso oggetto di discussioni poiché ancora oggi è avvolto da molti misteri (8). Ad esempio per: 1. la sua funzionalità; 2. come è stato costruito; 3. come sono stati trasportati i blocchi di pietra ad oltre 2000 metri d’altezza; 4. la tecnica usata per edificare le mura senza l'uso della malta.

Insomma un mare magnum di misteri su cui sarebbe meglio fare un po' di chiarezza.


MISTERO N. 1: LA SUA FUNZIONE

Innanzitutto addentriamoci in questo spettacolare luogo per conoscere la sua struttura e quindi per capire ed ipotizzare quali potrebbero essere le sue funzionalità. Ovviamente non sarò esauriente nel descrivere Machu Picchu, ma ne tratterò solo alcune parti.

Principali settori di Machu Picchu in accordo alla nomenclatura utilizzata dagli archeologi del I INC-Cusco.

1. Piazza Sacra. Essa è circondata da alcune splendide rovine, tra cui: il Tempio delle 3 Finestre, il Tempio Principale e la Casa del Sacerdote. È probabile che la piazza sia stata il luogo di culto della città;

2. il Tempio Principale. Questo sarebbe il tempio più importante di Machu Picchu al cui interno si svolgevano le cerimonie e i riti più importanti. Inoltre il gran numero di cavità sotto forma di nicchie nelle pareti suggerisce che questa parte era forse destinata alle sepolture;

Il Tempio Principale.

3. il Tempio Reale è appena sotto il Tempio del Sole, scavato nella roccia della montagna. Le strutture presenti all’interno del mausoleo indicano che era probabilmente un posto per vegliare sui morti appartenenti all’élite della città;

4. l’Intihuatana è un’enorme pietra scolpita in modo da poter marcare i solstizi e gli equinozi del sole. Essa si trova in cima a una specie di piramide, circondata da altri recinti inca. Si suppone che essa irradi energia ai turisti che avvicinano la loro mano;  

5. Tempio del Sole. Esso è stato costruito con sottili blocchi di pietra su un’enorme roccia e sotto di esso vi è la famosa tomba reale, citata pocanzi;

Il Tempio del Sole o Torreón.

6. Tempio delle 3 finestre. L’importanza di questo bellissimo recinto sta nel significato del numero “3” per la visione del mondo inca. In particolare la trilogia inca indicava il condor, il puma e il serpente come rappresentanti rispettivamente: del mondo celeste, del mondo terreno e del mondo dei morti;

7. Tempio del Condor è costituito da edifici irregolari adattati in modo tale da modellare il corpo di un condor. Si trova nel cosiddetto “settore sacro” di Machu Picchu. Vicino al Tempio del Sole e alla Tomba Reale;

8. Tempio della Luna è edificato all’interno di una grotta naturale ed è una delle strutture più impressionanti di Machu Picchu. A causa della presenza di una roccia a forma di altare, si ipotizza che il tempio servisse come luogo di sacrifici e rituali;  

Il Tempio della Luna.

9. Inti Punku era l’ingresso principale di Machu Picchu al tempo degli Incas. Esso significa “La porta del sole” e non a caso, durante il solstizio d’estate, i raggi del sole appaiono attraverso questa porta;

10. la Porta Segreta non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti. Si ipotizza che, oltrepassata la soglia, vi potrebbe essere un recinto pieno d’oro, argento e mummie. Altre ipotesi suggeriscono che sarebbe la tomba del sovrano inca Pachacútec (9).

La Porta Segreta... Chissà cosa nasconde...

Giunti al termine del nostro tour mentale… Che FUNZIONE potrebbe avere Machu Picchu? Innanzitutto è bene sottolineare che non vi sono documenti scritti che ne suggeriscono l’utilità e quindi sono state formulate diverse ipotesi a riguardo tra cui: residenza invernale dell’imperatore poiché l’inverno qui è più mite (10), centro religioso oppure luogo di ritiro spirituale (11).


Rispetto a queste supposizioni sono più propensa a credere che fosse un centro religioso poiché le ricerche mostrano che la posizione e l’ORIENTAMENTO delle strutture più importanti sono stati influenzati dalla presenza di montagne sacre, chiamate apus.


Ad esempio in cima a Huayna Picchu, il monte che sovrasta Machu Picchu, c’è una roccia a forma di freccia che sembra indicare verso Sud, ossia verso la roccia rituale di Intihuatana (vedi punto sopra n. 3) e poi fino al Salcantay, ovvero uno degli apus fondamentali della cosmologia Inca. Nelle giornate più rilevanti del loro calendario, il sole si vede sorgere o tramontare dietro i picchi più significativi (12).


MISTERO N. 2: COME È STATO COSTRUITO

Come prima cosa i costruttori di Machu Picchu elaborarono un articolato sistema di terrazze, scavate a centinaia sulle pendici del futuro sito archeologico (13). Esse permettevano, oltre a reggere il peso delle strutture costruite in cima, anche di costruire la base dei campi per la coltivazione del cibo necessario per la popolazione del posto e, soprattutto, consentivano un controllato deflusso delle acque piovane, che venivano canalizzate alla base del pendio (sono stati trovati oltre 130 canali) per defluire nella foresta pluviale sottostante (14).

Tre livelli di terrazzamenti.

MISTERO N. 3: COME SONO STATI TRASPORTATI I BLOCCHI DI PIETRA

Per quanto riguarda invece il trasporto del materiale in cima alla montagna, tenete presente che gli operai non avevano l’ausilio di mezzi su ruota e animali da soma e quindi la soluzione migliore è stata quella di lavorare i blocchi direttamente nella cava per poi trasportarli fino alla città. Per agevolare le operazioni di trasporto, visto che alcuni di essi pesavano anche 20 tonnellate, venivano trascinati con il solo ausilio di funi vegetali, slitte e leve di legno. In particolare veniva lavorato il granito, un materiale particolarmente resistente e adatto per questo tipo di costruzioni, fin tanto che non assumeva una forma convessa, come il fondo di una barca. Di conseguenza, questa tecnica permetteva di avere meno frizione causata dal sollevamento della terra mentre i blocchi venivano trascinati. Ancora oggi il crinale dove sorge la città è disseminato di blocchi di granito (15).


MISTERO N. 4: LA TECNICA USATA PER ASSEMBLARE I BLOCCHI

La notevole abilità degli ingegneri e operai di Machu Picchu fu quella di riuscire a sagomare i blocchi, utilizzando attrezzi rudimentali, così da farli combaciare alla perfezione, senza l’uso di malta. Il materiale veniva sbozzato in base al contorno sul fianco del blocco vicino usando goniometri e leve di legno, così da permettere di togliere le parti in eccesso che avrebbero reso la giunzione imprecisa. Usando superfici convesse e non verticali e alternando blocchi orizzontali a blocchi verticali, gli ingegneri di Machu Picchu attuarono, peraltro, accorgimenti anti-sismici molto importanti in una regione tormentata da forti terremoti… Ed in effetti Machu Picchu è ancora in piedi! (16)


Che dire? Un lavoro eccezionale, quasi surreale, ma che ci fa capire fino a che punto l’essere umano è disposto a soddisfare il suo bisogno di credere nel trascendentale…


Grazie a tutti per seguirmi.

Con affetto.

Vostra Aria.

 





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Note dell’articolo:

(2) Nel 2003 è stato visitato da più di 400.000 persone.

(4) Queste datazioni si basano principalmente sul lavoro di John H. Rowe pubblicato nel 1945 con il titolo Absolute chronology in the Andean area (https://www.cambridge.org/core/journals/american-antiquity/article/abs/absolute-chronology-in-the-andean-area/B3538521C1DCB33B0BC4E5989BDE0200).

(5) Grazie a studi più recenti, effettuati su campioni provenienti dalle necropoli ed appartenenti sia a sepolture singole sia multiple. Sono dati che dovranno comunque essere confermati da studi futuri (Articolo online di Agnese Picco: https://www.queryonline.it/2021/08/11/machu-picchu-e-piu-antica-di-quanto-si-pensasse/)



Fonti articolo:



Fonti immagini: le immagini che trovi nel mio blog sono state prelevate da internet in molteplici copie e in siti senza copyright. Nel caso in cui, inavvertitamente, avessi pubblicato immagini coperte da copyright, mi scuso in anticipo e ti chiedo di comunicarmelo immediatamente. Grazie!

 

 

 

 

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