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UN ANTICO TESTO È STATO TROVATO IN UN NEGOZIO DI ANTIQUARIATO AL CAIRO, IN EGITTO. È IL PAPIRO TULLI, NEL QUALE SONO DESCRITTI STRANI AVVISTAMENTI DI LUCI E OGGETTI NEL CIELO. MA È POSSIBILE?

Immagine del redattore: Aria ShuAria Shu

Aggiornamento: 28 gen


Da sempre il papiro è un documento affascinante che evoca il mondo magico dell’antico Egitto, dai tesori di faraoni alle maledizioni delle mummie fino agli immancabili segreti delle piramidi.

Ebbene oggi ci focalizzeremo su un presunto papiro egizio, un po' particolare, poiché in esso sarebbe contenuta la descrizione di STRANI AVVISTAMENTI di luci e oggetti provenienti dal cielo!


Ma andiamo per ordine e facciamo un viaggio che ripercorre le PRINCIPALI TAPPE storiche… E poi chissà, forse sveleremo il mistero!!!

1.Innanzitutto il Papiro Tulli fu trovato nel 1934 in un negozio di antiquariato al Cairo, in Egitto, dal prof. Alberto Tulli, allora direttore del Pontificio Museo Egizio Vaticano e dal fratello monsignor Augusto Tulli. Il professore, dotato di una buona cultura e di una conoscenza approfondita dell'egittologia, credette di riconoscere nel papiro un prezioso documento. Purtroppo non poté acquistarlo perché era troppo costoso, ma ottenne il permesso di poterlo copiare ed analizzare meglio (1).


2. Il testo era scritto in ieratico (2) e, per renderne più agevole la scrittura, lo tradusse in geroglifico con l’aiuto del direttore del Museo del Cairo, l’abate E. Drioton. Il papiro risultò essere la descrizione di una serie di avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo di cui fu testimone il Faraone Thuthmosis III (1504-1450, circa a.C.) e molti suoi sudditi. La particolarità è che, nel documento originale, c’erano delle cancellature nei punti più nevralgici del testo che sembravano volute, quasi da far sorgere il dubbio che fossero omissioni intenzionali (3).

Ho cerchiato in rosso esempi  cancellature
Ho segnato in rosso esempi di cancellature.

3. Il testo rimase negli archivi di Alberto Tulli fino alla morte dello studioso e in seguito fu reso pubblico dal fratello. Si pensa che il documento entrò in possesso del Vaticano, anche se non risulta ufficialmente donato, così come non risulta essere reperibile in alcun archivio pubblico o privato (4).


4. La prima testimonianza sull'esistenza del papiro è stata pubblicata nel 1953 in un articolo intitolato “Forteana c.a 1500 b.C.”, pubblicato dalla rivista britannica di studi fortiani (5) “The Doubt” (6). Mentre la prima traduzione è stata presentata per la prima volta nel 1956 nella rivista ufologica inglese “Flying Saucer Uncensored” (7).

La rivista ufologica inglese “Flying Saucer Uncensored” un'edizione del 1967.
La rivista ufologica inglese “Flying Saucer Uncensored” un'edizione del 1967.

5. La notizia dell’esistenza del Papiro Tulli arrivò in Italia nel 1963 grazie al clipeologo (8) Solas Boncompagni, il quale prima comunicò la notizia con una lettera al periodico “Settimana INCOM” (9) e in seguito scrisse un articolo tradotto in italiano sulla rivista “Clypeus” (10).

Quindi, nella versione italiana, cosa c’è scritto di preciso in questo misterioso papiro? (11)

"...il ventiduesimo giorno del terzo mese d'inverno, alla sesta ora del giorno gli Scribi, gli Archivisti e gli Annalisti della Casa della Vita si accorsero che un cerchio di fuoco... (lacuna). Dalla bocca emetteva un soffio pestifero, ma non aveva testa, il suo corpo misurava una pertica per una pertica ed era silenzioso. Ed i cuori degli Scribi, degli Archivisti tutti furono atterriti e confusi ed essi si gettarono nella polvere col ventre a terra... (lacuna) essi riferirono allora la cosa al Faraone. Sua Maestà ordinò di... (lacuna) è stato esaminato... (lacuna) ed egli stava meditando su ciò che era accaduto, che era registrato dai papiri della Casa della Vita. Ora, dopo che fu trascorso qualche giorno, ecco che queste cose divennero sempre più numerose nei cieli d'Egitto. Il loro splendore superava quello del sole ed essi andavano e venivano liberamente per i quattro angoli del cielo... (lacuna). Alta e sovrastante nel cielo era la stazione da cui andavano e venivano questi cerchi di fuoco. L'esercito del Faraone la osservò a lungo con lo stesso Re. Ciò accadde dopo cena. Di poi questi cerchi di fuoco salirono più che mai alti nel cielo e si diressero verso il Sud. Pesci ed uccelli caddero allora dal cielo. Grande fenomeno che mai a memoria d'uomo fu in questa terra osservato... (lacuna) ed il Faraone fece portare dell'incenso per rimettersi in pace con la Terra... (lacuna) e quanto accadde il Faraone diede ordine di scriverlo e di conservarlo negli Annali della Casa della Vita, affinché fosse ricordato per sempre dai posteri" (11).

6. Per decenni il Papiro di Tulli fu considerato come un oggetto "misterioso" e "fuori della propria epoca", fino a quando di recente l’esperto di lingua egizia Franco Brussino (12) si è preso l’impegno di rifare una traduzione partendo direttamente dal testo geroglifico (13).

Il traduttore, rileggendo il testo, ebbe però una strana sensazione: si accorse di come molte frasi fossero riprese letteralmente da un testo fondamentale degli studi egittologici, pubblicato per la prima volta a Oxford nel 1927 e intitolato “Egyptian Grammar” di sir Alan H. Gardiner (14) (15).

  

Quindi è abbastanza chiaro che un ignoto autore abbia inventato di sana pianta il "Papiro di Tulli" COPIANDO le frasi che più convenivano al suo scopo dalla grammatica del Gardiner.

In particolare pare che abbia copiato singole frasi appartenenti a diversi papiri e le lacune siano state “progettate” ad hoc per collegare alcuni passi tra loro, in modo da dare maggior coerenza interna e, perché no, un alone di mistero. Inoltre, altro dettaglio per me imbarazzante è che il nostro fantomatico autore ha copiato anche degli ERRORI!! Sì, avete capito bene: due errori di trascrizione presenti nelle prime edizioni del volume del Gardiner.


Quindi veniamo al dunque del mistero: chi è l’autore di questa truffa che ha imbrogliato per settant’anni egittologi e ufologi?


Ebbene c’è un sospetto: il principe ed egittologo Boris De Rachewiltz, il quale pubblicò un articolo sulla rivista “The Doubt, subito dopo la traduzione del suddetto papiro, citando proprio Gardiner, l'autore della Egyptian Grammar dalla quale sono state estratte le frasi usate per comporre il falso racconto (16).

Infatti lo studioso scrisse: “Penso che questo papiro faccia parte di un libro conservato in quella misteriosa istituzione chiamata Casa della Vita (di cui ha scritto Sir Alan Gardiner) che in realtà sto indagando a fondo”.

Boris De Rachewiltz
Boris De Rachewiltz

A prescindere dai sospetti di chi sia il vero artefice, comunque si conferma che il Papiro Tulli sia una bufala, sofisticata indubbiamente ma con qualche imperfezione.

 

Alla prossima.

Aria Shu

 

 


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Note dell’articolo:

(2) Ieratico ossia la forma di scrittura dell'antico Egitto correntemente utilizzata nel quotidiano. Tra l’altro aggiungo che è prassi comune degli studi egittologici trascrivere un testo ieratico in geroglifici, per agevolarne l’interpretazione.

(3) Articolo online di Silvano Fuso: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=101768

(5) Si dicono “fenomeni fortiani” tutte quelle manifestazioni anomale archiviate dal ricercatore Charles Fort (1874-1932) nel suo “Libro dei Dannati”.

(6) https://it.wikipedia.org/wiki/Papiro_Tulli ; Doubt, Vol.2, N.41, 1953, pag. 214-215.

(7) Articolo online di Marcello Garbagnati https://www.antikitera.net/download/Papiro_Tulli.pdf

(8) Studioso degli UFO nell'antichità.

(9) Boncompagni, S., I dischi del Faraone, “Settimana INCOM, anno 16, n. 41, 1963.

(10) Boncompagni, S., Dischi volanti al tempo dei faraoni, “Clypeus” 1 (1964).

(12) Per leggere le sue competenze: https://mediterraneoantico.it/user/franco.brussino/

(13) Per leggere la sua traduzione potete cliccare nel link dell’articolo di Marcello Garbagnati https://www.antikitera.net/download/Papiro_Tulli.pdf oppure dell’articolo di Silvano Fuso: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=101768

(14) Gardiner, A. H., Egyptian Grammar. Being an Introduction to the Study of Hieroglyphs, Oxford 19573 [Oxford 1927].

(15) Per approfondimenti sulla scoperta cliccare nel link dell’articolo di Marcello Garbagnati https://www.antikitera.net/download/Papiro_Tulli.pdf

(16) De Rachewiltz scrive: “Penso che questo papiro faccia parte di un libro conservato in quella misteriosa istituzione chiamata Casa della Vita (di cui ha scritto Sir Alan Gardiner) che in realtà sto indagando a fondo)”.

 


Fonti articolo:

-Articolo online di Marcello Garbagnati https://www.antikitera.net/download/Papiro_Tulli.pdf

-Articolo online di Silvano Fuso: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=101768

-Boncompagni, S., I dischi del Faraone, “Settimana INCOM, anno 16, n. 41, 1963.

- Boncompagni, S., Dischi volanti al tempo dei faraoni, “Clypeus” 1 (1964).

- Gardiner, A. H., Egyptian Grammar. Being an Introduction to the Study of Hieroglyphs, Oxford 19573 [Oxford 1927].



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